martedì 8 ottobre 2013

San Giovanni decollato (1940)

[Totò] [Totò]
[Totò e Titina De Filippo] [Totò e Liliana de Curtis]
[Totò] [Totò]

Regia : Amleto Palermi
Soggetto : da "San Giovanni decullatu" di Nino Martoglio
Sceneggiatura : A. Palermi, Cesare Zavattini, Aldo Vergano
Arredamento : Mario Rappini
Fotografia : Fernando Risi
Scenografia : Piero Filippone, Vittorio Valentini
Musica : Alessandro Derewitsky
Canzoni : Cesare A. Bixio, Armando Fragna
Montaggio : Duilio A. Lucarelli
Aiuto regia : Giorgio Bianchi
Direttore produzione : Giuseppe Sylos
Produzione : Liborio Capitani per Produzione Capitani
Durata: 85 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Mastr'Agostino Miciacio )
Titina De Filippo( Concetta, la moglie )
Silvana Jachino( Serafina, la figlia)
Franco Coop( don Raffaele il barbiere)
Osvaldo Genazzani( Giorgio il fidanzato di Serafina)
Bella Starace Sainati( nonna Provvidenza)
Eduardo Passarelli( Orazio, il lampionario)
Augusto Di Giovanni( don Peppino Esposito)
Mario Siletti( l'amministratore)
Giacomo Almirante( il pretore)
Edmondo Starace(il cancelliere)
Oreste Bilancia( testimone al processo)
Peppino Villani( inquilino del vaglia)
Peppino Spadaro( mastro Vincenzo, il calzolaio)
Grazia Spadaro( Rosalia)
Dina Romano( donna Filomena)
Liliana de Curtis(la bambina)
Maso Marcellini(Benedetto)
Renato Chiantoni(l'avvocato difensore)
Emilio Petacci(il pubblico ministero)
Gorella Gori(testimone)
Raffaele Balsamo(inquilino)
Vincenzo Fummo(inquilino)

Soggetto

Agostino e' devotissimo del quadro del Battista situato nel cortile del palazzo di cui e' portiere. Una notte riesce a strappare un bottone dal panciotto di un uomo che ruba l'olio della lampada votiva. Il guappo Peppino vuole imporgli come genero Orazio, ma Serafina figlia di Agostino ama Giorgio che una volta laureatosi fugge con lei dai nonni in Sicilia per sposarla. Qui per assistere alle nozze giunge anche Agostino che porta con sé il quadro del Battista, all'improvviso appare il guappo Peppino che viene messo in fuga da Agostino dopo aver scoperto che il bottone manca proprio dal panciotto del guappo.